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Frammenti di Luna Verde

L’associazione culturale “Frammenti di Luna Verde”, nata da un’esperienza laboratoriale interna al Centro Diurno la “Luna Verde”, afferente all’ASL 10, Salute Mentale Adulti, nel territorio di Sesto Fiorentino. Nella prospettiva della promozione della salute l’associazione si fonda sull’uso del teatro come mediatore culturale di gruppo per la ricerca da parte dei partecipanti del proprio benessere. Il suo costituirsi poi come percorso aperto agli utenti del servizio salute mentale, agli operatori, ai tirocinanti, ai giovani del territorio, a chiunque sia interessato, rende possibile una rete relazionale che va coinvolgendo il territorio con l’obiettivo della ridefinizione e dello sviluppo della cultura delle diversità .

Lo psichiatra responsabile del centro diurno e gli educatori interni ad esso proposero nel 2004 un laboratorio teatrale ad alcuni pazienti, coerentemente con le scelte riabilitative generali promosse dal centro, volte a privilegiare attività espressive, culturali e socializzanti. Il laboratorio, pur svolgendosi negli spazi del centro diurno, prevedeva fin dai primi incontri un orario serale, consono alla sua apertura a operatori esterni al servizio, a familiari, a persone interessate. I pazienti coinvolti avevano avuto, nella maggior parte dei casi, precedenti esperienze teatrali; vivevano una fase avanzata del loro progetto riabilitativo e presentavano buona compliance e buone possibilità relazionali. Lo psichiatra responsabile e l’educatore, nonché art theatre counselor, che tutt’ora conduce l’attività teatrale, proposero quest’attività con specifici obiettivi, tenendo conto anche della cronicità dei pazienti e del lavoro dell’equipe multi disciplinare: mantenere le competenze e l’autonomia raggiunte; sviluppare una maggior consapevolezza e gestione corporea; migliorare il livello di concentrazione e presenza; aumentare autostima e autoefficacia; sostenere le abilità sociali e comunicative (con gli operatori, gli altri utenti, i volontari esterni); contrastare il ritiro sociale; sviluppare senso di appartenenza al gruppo; facilitare la modulazione delle emozioni, attraverso i ruoli e le situazioni “recitate” e l’esposizione di sé al pubblico; cambiare schemi di ruolo e di comportamento; migliorare la consapevolezza
rispetto al proprio percorso riabilitativo.

I primi spettacoli portati in scena dal gruppo erano costituiti principalmente da performance elaborate a partire da improvvisazioni avvenute durante il laboratorio. Nel 2006 ha avuto luogo il passaggio da esperienza laboratoriale, interna al servizio di salute mentale, a realtà associativa indipendente. Questa trasformazione avviene in corrispondenza del primo spettacolo vero e proprio, tratto esplicitamente dalla storia di una delle pazienti, attraverso un processo di drammaturgia dinamica; tale spettacolo venne proposto e premiato al RomaTeatroFestival, permettendo una sorta di accreditamento culturale e sociale che dette impulso alla nuova associazione. Il primo passo verso una maggiore autonomia associativa si ha con il trasferimento in altre sedi, diverse dagli spazi resi disponibili dalla ASL; spostamento avvenuto grazie alla progressiva costituzione di una rete con altre realtà del territorio di Sesto Fiorentino e della Toscana (Comune, ARCI, altre compagnie teatrali, altre associazioni di teatroterapia).

Il gruppo iniziale si va allargando, si apre sempre più a nuove persone e realtà (attori professionisti, altri tipi di utenza afferenti dalla cooperativa coinvolta, formatori e conduttori di gruppi in ambiti limitrofi alla teatroterapia, come la danza movimento terapia e la video terapia); sperimenta nuove tipologie di performance (fino a vere e proprie pièces teatrali), proponendo i propri spettacoli in contesti diversificati (rassegne teatrali,
meeting di teatroterapia, eventi commemorativi e festivi), consolidando un proprio pubblico affezionato.

A questo punto diventa chiaro, per il conduttore del gruppo e per gli educatori coinvolti, che le possibilità offerte da quest’esperienza
ai pazienti si arricchiscono: attraverso il mediatore culturale del teatro il gruppo, e spesso il pubblico, diventano “comunità teatrale”, luogo maggiormente protetto ma diverso dall’offerta del Servizio, ponte che permette l’inserimento in una rete sociale più allargata e radicata nel territorio. Inoltre la partecipazione ad un’attività associativa, dotata di un proprio consiglio e organizzata secondo precisi doveri e diritti (pagamento di una quota, organizzazione e gestione delle attività e degli spettacoli, votazioni) permette ai pazienti di sviluppare capacità di negoziazione e pensiero progettuale.

Attualmente il gruppo di “Frammenti di Luna Verde” è composto da pazienti, operatori  e cittadini interessati esterni.